Glossario

Il capitolato edile è un documento contrattuale che fa parte della fase di progettazione e appalto di un’opera edile. Il capitolato è redatto dal committente (solitamente il proprietario o il committente dell’opera) e viene allegato al contratto di appalto. Esso fornisce specifiche tecniche dettagliate e precise riguardo ai materiali, alle tecniche di costruzione, alle norme di sicurezza, e a tutti gli altri aspetti tecnici e qualitativi che devono essere rispettati durante l’esecuzione dell’opera.
Il documento non riporta prezzi e in questo si distingue dal computo metrico estimativo.
In sintesi è uno strumento contrattuale fondamentale che definisce le caratteristiche tecniche e qualitative dell’opera da realizzare, garantendo che le parti coinvolte abbiano chiarezza sulle aspettative e sulle specifiche del progetto edile.

Il computo metrico estivmativo è un documento tecnico che quantifica in modo dettagliato e stimato tutti gli elementi di costo necessari per la realizzazione di un’opera edile. È un elaborato che fa parte della fase di progettazione e appalto di un progetto edile.
Il “computo metrico” rappresenta una misurazione delle quantità di materiali, manodopera e servizi necessari per eseguire i lavori previsti nel progetto. Ogni voce di lavoro è descritta in modo dettagliato, specificando le unità di misura, le quantità previste e le caratteristiche tecniche richieste. Il termine “estimativo” indica che il computo metrico non fornisce solo la quantificazione delle risorse necessarie ma include anche una stima dei costi associati a ciascuna voce.
Questo strumento è fondamentale per stimare il budget complessivo dell’opera edile e per valutare le offerte presentate dagli appaltatori durante la fase di gara d’appalto. In sintesi, il “computo metrico estimativo” è un documento tecnico e finanziario che fornisce una stima dettagliata dei costi associati a un progetto edile, contribuendo a una gestione più precisa e trasparente delle risorse finanziarie nell’ambito della costruzione.

La sigla “CILA” sta per “Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata” è un documento amministrativo necessario per comunicare l’inizio dei lavori di un’opera edilizia al Comune o all’ente locale competente. È un adempimento previsto dalla normativa italiana.

La CILA deve essere presentata prima dell’avvio effettivo dei lavori ed è asseverata, il che significa che deve essere corredata dalla dichiarazione di un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere) che attesti la conformità del progetto alle norme urbanistiche, edilizie e ambientali vigenti.

La CILA contiene informazioni dettagliate sul progetto, inclusi i dati identificativi del richiedente, la descrizione delle opere da realizzare, la documentazione tecnica, e altri dettagli rilevanti. Questo documento consente all’amministrazione comunale di verificare la regolarità urbanistica ed edilizia dell’intervento e di avviare le necessarie procedure di controllo e autorizzazione.

In sintesi, la CILA è uno strumento amministrativo utilizzato in Italia per comunicare e asseverare l’inizio dei lavori edili, garantendo la conformità del progetto alle normative vigenti.

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento che contiene le caratteristiche energetiche di un edificio, un’abitazione o un appartamento. Permette di calcolare la classe energetica di un edificio in una scala che va da A4

(il punteggio massimo, che rappresentala migliore efficienza energetica) a G (il punteggio minimo) e deve essere rilasciato da un soggetto accreditato dopo aver valutato le caratteristiche dell’immobile. è obbligatorio per legge sia in caso di nuove costruzioni che per interventi di ristrutturazione riguardanti oltre il 25% della superficie dell’immobile.

La classe energetica di un immobile rappresenta l’etichetta energetica assegnata in base alla sua efficienza energetica complessiva. Questa classificazione è fondamentale per comprendere quanto l’immobile consumi energia e quanto sia sostenibile dal punto di vista ambientale.

Per differenziare le classi energetiche delle case, vengono utilizzati gli indicatori: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G. Come è facilmente intuibile la classe A4 è la più performante, mentre la G quella meno efficiente.

Le classi energetiche variano dalla A4 alla G in base al consumo anno energetico per metro quadro. Per consumo medio energetico non viene presa in considerazione solo l’energia elettrica ma diversi fattori come ad esempio il consumo d’acqua e combustibili per riscaldamento.

Il termine “certificazione” nell’ambito dell’edilizia può riferirsi a varie tipologie di documenti ufficiali o attestati che attestano la conformità di un edificio o di un prodotto a determinati standard, regolamenti o normative. Le certificazioni sono spesso utilizzate per garantire la qualità, la sicurezza e la sostenibilità delle costruzioni.

Alcune tipologie di certificazioni nell’edilizia includono:

  1. Certificazione Energetica: Attesta l’efficienza energetica di un edificio, assegnando una classe energetica che indica il suo consumo energetico.
  2. Certificazione di Agibilità: Attesta che un edificio è idoneo per essere abitato o utilizzato per uno specifico scopo.
  3. Certificazione Ambientale: Attesta che un edificio o un progetto edilizio è stato realizzato con criteri sostenibili e a basso impatto ambientale.
  4. Certificazione di Qualità: Attesta che i materiali utilizzati o i processi di costruzione rispettano determinati standard di qualità.
  5. Certificazione di Conformità: Attesta che un’opera edile è stata realizzata in conformità con i progetti approvati e le normative locali.
  6. Certificazione Antisismica: Attesta che un edificio è stato progettato e costruito per resistere ai terremoti secondo specifiche normative antisismiche.

Le certificazioni sono importanti per garantire la sicurezza, la sostenibilità e la qualità degli edifici e delle infrastrutture, nonché per fornire informazioni chiare agli acquirenti, agli inquilini e alle autorità competenti.

Il “progetto strutturale” nell’ambito dell’edilizia è un insieme di documenti tecnici e calcoli che definiscono la struttura portante di un edificio o di un’opera civile. Questo tipo di progetto è essenziale per garantire la stabilità, la sicurezza e la resistenza strutturale di una costruzione durante la sua vita operativa. E’ parte integrante del processo di progettazione e costruzione di un edificio e fornisce le linee guida per la realizzazione della struttura in modo sicuro e conforme alle normative vigenti.

Il “progetto architettonico” è un insieme di documenti, disegni e specifiche che definiscono la concezione visiva e funzionale di un edificio o di un’opera architettonica. Questo tipo di progetto è creato da un architetto ed è fondamentale nella fase di progettazione di qualsiasi costruzione. Il progetto architettonico è la base per tutte le fasi successive di progettazione e costruzione e fornisce le linee guida essenziali per la realizzazione dell’opera.

Il “progetto impiantistico” è la documentazione tecnica che definisce la progettazione e l’installazione degli impianti all’interno di un edificio. Gli impianti possono riguardare diversi aspetti: idraulici, elettrici, termici, di condizionamento dell’aria, di sicurezza, di illuminazione di emergenza.

Il progetto impiantistico è essenziale per garantire che gli impianti siano installati in modo corretto, sicuro e conforme alle normative vigenti. Viene realizzato da ingegneri specializzati in ciascun settore, in collaborazione con l’architetto e gli altri professionisti coinvolti nella progettazione dell’edificio.

Il “progetto di arredamento” si riferisce alla progettazione degli elementi di arredo e alle scelte estetiche e funzionali degli interni di un edificio. Questo tipo di progetto è focalizzato sull’organizzazione e sulla disposizione degli arredi all’interno degli spazi, contribuendo a definire lo stile e l’atmosfera dell’ambiente. 

Il progetto di arredamento è essenziale per creare ambienti confortevoli e funzionali, rispondendo alle esigenze e ai gusti dei committenti e può includere: layout e design degli spazi; scelta arredi, colori e materiali; illuminazione; personalizzazione e dettagli.

Spesso, è realizzato in collaborazione con un interior designer o un professionista specializzato in design degli interni.

La “premura” rappresenta l’aggiornamento settimanale inviato ogni giovedì dal nostro staff ai nostri Clienti. Questo comunicato fornisce informazioni dettagliate sullo stato di avanzamento dei lavori,  garantendo una trasparenza totate e rispondendo alle eventuali necessità.

L’accatastamento del proprio immobile e delle successive variazioni (modifiche distributive interne, frazionamenti, accorpamenti o cambi di destinazione d’uso ed altro ancora) è obbligatorio, e deve essere eseguito prima della conclusione dei lavori e consegnato insieme alla pratica di fine lavori. L’accatastamento attribuisce gli identificativi (foglio, particella e sub) e la rendita dell’unità immobiliare costruita e che necessitano per il pagamento ICI e IRPEF, oltre ad essere uno dei documenti necessari per ottenere il certificato di agibilità/abitabilità dell’immobile, a seguito di nuova costruzione, ampliamenti, sopraelevazioni, restauri e ristrutturazioni, cambi di destinazione d’uso, frazionamenti di unità immobiliari, ad uso residenziale, commerciale, direzionale, industriale o agricolo. L’accatastamento consiste nella redazione della planimetria dell’unità immobiliare e nella compilazione di una serie di modelli denominato DOC.FA. (il cosiddetto Documento Fabbricato dove si indicano tra l’altro l’anno di costruzione del fabbricato, la tipologia di struttura portante e portata, le varie rifiniture, i vari impianti, etc.), che permettono al termine di attribuire una rendita all’unità. 

Il termine “sanatoria” si riferisce a un’azione o a una procedura legale volta a regolarizzare, rendere legale o sanare una situazione o una condizione che potrebbe essere irregolare o non conforme alle normative vigenti.

Ecco alcuni contesti in cui il termine “sanatoria” viene comunemente utilizzato:

  1. Edilizia e Urbanistica: La sanatoria edilizia è un’azione legale che consente di regolarizzare opere edilizie realizzate senza le autorizzazioni necessarie. Questo può coinvolgere la presentazione di una richiesta di condono edilizio, che, se accettata, permette di rendere legale ciò che altrimenti sarebbe considerato abusivo.
  2. Violazioni e Irregolarità: La sanatoria può essere applicata anche a violazioni di norme urbanistiche o edilizie, consentendo una regolarizzazione retroattiva di situazioni che altrimenti sarebbero considerate irregolari.
  3. Tasse e Contributi: In alcuni contesti, la sanatoria può riguardare la regolarizzazione di pagamenti di tasse o contributi che potrebbero essere in ritardo o non corrispondenti alle norme fiscali.
  4. Attività Commerciali: Nel contesto di attività commerciali o imprese, la sanatoria potrebbe essere applicata per regolarizzare situazioni che non sono conformi alle normative commerciali o industriali.

In generale, la sanatoria rappresenta un mezzo legale per correggere e regolarizzare situazioni che potrebbero essere altrimenti considerate irregolari o illegali.

Seppure non obbligatorio, il certificato di stato legittimo di un immobile è un documento molto importante, soprattutto quando si apre un mutuo per la compravendita di un casa, perché ne attesta la conformità urbanistica. Cioè dimostra che l’immobile è stato costruito o in seguito ristrutturato in conformità con le norme urbanistiche vigenti.

Con il cosiddetto Decreto Semplificazioni (n. 76/2020) è stato introdotto il certificato di stato legittimo come documento che, a tutela dell’acquirente, attesti che un certo immobile sia esente da abusi edilizi. La presenza di tale attestato mette al riparo da problematiche che potrebbero sorgere anche in futuro e può essere allegato agli atti di compravendita.

L’accesso agli atti consente di prendere visione o richiedere copie di atti e documenti relativi a pratiche edilizie. Possono essere richiesti esclusivamente gli atti autorizzativi edilizi (licenze, concessioni, permessi di costruire, Scia, Cil, Cila, Dia, certificati di agibilità, ecc.) ed i relativi elaborati grafici. Il richiedente deve essere titolare di un interesse diretto, concreto e attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti (es. proprietario, acquirente di immobile con contratto preliminare di compravendita, confinante).

La richiesta può essere effettuata direttamente dai proprietari o tramite loro delegati.

Il vincolo paesaggistico è una disposizione legale prevista dalla legislazione italiana che mira a proteggere le aree di particolare pregio paesaggistico da interventi edilizi e infrastrutturali che potrebbero comprometterne il valore estetico e ambientale. Si tratta di una misura precauzionale che ha lo scopo di preservare la bellezza naturale del nostro paese, garantendo che gli interventi umani siano in armonia con l’ambiente circostante.

I vincoli paesaggistici possono essere suddivisi in diverse categorie, ognuna delle quali rappresenta una specifica tutela. Queste categorie includono territori costieri, marini e lacustri, fiumi e corsi d’acqua, parchi e riserve naturali, territori boschivi, rilievi alpini e appenninici e altro ancora. La finalità principale di queste categorie è preservare le caratteristiche uniche di queste aree, limitando gli interventi umani che potrebbero alterarle.

 

L’autorizzazione paesaggistica ordinaria è un provvedimento amministrativo obbligatorio per intervenire in aree che sono sottoposte a tutela paesaggistica e serve a garantire un controllo sulla compatibilità dell’intervento programmato in quella determinata area con l’interesse paesaggistico tutelato. L’autorizzazione paesaggistica ordinaria, regolamentata dall’art. 146 del dlgs 42/2004, deve essere richiesta da un soggetto proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo di un bene per intervenire su un immobile o un’area tutelati dal punto di vista paesaggistico.

Tali soggetti hanno l’obbligo di presentare all’amministrazione competente:

  • il progetto degli interventi che intendono intraprendere;
  • la documentazione necessaria alla verifica della compatibilità fra interesse paesaggistico tutelato ed intervento progettato. Tale documentazione comprende una relazione paesaggistica redatta da un tecnico abilitato.

La mancanza della relazione paesaggistica è motivo di annullamento dell’autorizzazione.

L’autorizzazione paesaggistica è un atto propedeutico al permesso di costruire o altro titolo abilitativo pertanto i soggetti richiedenti devono astenersi dall’avviare i lavori fino a quando non ne abbiano ottenuta l’autorizzazione

Lo scopo della variante in corso d’opera è quella di adeguare e aggiornare un progetto preventivamente alla sua realizzazione essa costituisce una modalità per adeguare un progetto in itinere prima della chiusura dei lavori ad esigenze pratiche riscontrate in corso di esecuzione (Cons. di Stato n. 5288/2020)

 Il certificato di agibilità, secondo quanto disposto dall’art. 24 del Testo Unico sull’Edilizia, è il documento che attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti tecnici negli stessi installati.

La conformità catastale rappresenta la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’unità immobiliare ed i relativi dati catastali nonché della corrispondente planimetria. Il Catasto (ex Agenzia del Territorio oggi confluito nell’Ag. delle Entrate) dipende dal Ministero delle Finanze, e ricopre una funzione fiscale e non urbanistica. Non ha neppure funzione probatoria, ovvero non fornisce dati certi relativi alla intestazione della proprietà e tanto meno sulla legittimazione urbanistica degli immobili.

 La conformità urbanistica è la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile e l’insieme dei titoli edilizi abilitativi rilasciati in tutta la storia costruttiva dell’edificio, sia come complesso planivolumetrico sia per le singole unità immobiliari.

Questo aspetto di regolarità è quello rilevante e deve essere verificato prima di ogni intervento edilizio e prima della cessione immobiliare, serve a riscontrare la presenza o meno di abusi o difformità che potrebbero rendere nulli gli atti notarili, aprire la strada a possibili contenziosi o diventare pretesto soprattutto per il promittente acquirente per deprezzare il valore e chiedere riduzioni consistenti.

Per chi non lo sapesse, gli oneri di urbanizzazione sono un corrispettivo da versare al Comune quando si eseguono lavori di ristrutturazione edilizia, ovvero per quegli interventi che necessitano il rilascio del permesso di costruire.

Sottolineiamo, sin da subito, che non si tratta di una tassa, bensì di un contributo dovuto al Comune.

Pertanto, si deve versare il corrispettivo sia per costruire un nuovo immobile che per ristrutturarlo o ampliarlo.

Esiste solo un tipo di oneri di urbanizzazione? Ce ne sono di due tipi: quelli di urbanizzazione primaria e secondaria. Spieghiamo in quali casi si devono versare.

Gli oneri di urbanizzazione primaria riguardano strade, parcheggi, illuminazione pubblica, fognature e rete idrica e così via.

Gli oneri di urbanizzazione secondaria si devono versare per la costruzione di centri sociali, uffici comunali, scuole ecc.

Gli oneri professionali si riferiscono ai costi sostenuti per i servizi professionali forniti da figure specializzate durante il processo edilizio. Queste figure professionali possono includere architetti, ingegneri, geometri, periti, consulenti tecnici e altri esperti del settore edile.

Gli oneri professionali sono spese sostenute per i servizi di consulenza, progettazione, direzione lavori e altri aspetti tecnici legati a un progetto edilizio.
Gli oneri professionali possono comprendere una serie di attività, tra cui la redazione dei progetti, la consulenza tecnica, la gestione amministrativa, la direzione lavori, la sicurezza sul lavoro, le perizie e le certificazioni.

La quantità degli oneri professionali può variare in base alle dimensioni e alla complessità del progetto edile.

È comune che gli oneri professionali siano stabiliti in base a un accordo contrattuale tra il committente (ad esempio, il proprietario del terreno o il promotore immobiliare) e i professionisti coinvolti nel progetto.

Gli oneri professionali sono un componente significativo dei costi totali di realizzazione di un’opera edile e riflettono il valore aggiunto dai servizi professionali nel garantire la corretta progettazione, realizzazione e gestione del progetto. Sono fissati da decreto.

Le agevolazioni si riferiscono a vantaggi, incentivi o facilitazioni concesse da enti pubblici o istituzioni per promuovere determinate attività o comportamenti nel settore edilizio. Queste agevolazioni sono spesso finalizzate a stimolare la realizzazione di progetti che possano contribuire a obiettivi sociali, economici o ambientali.

Alcuni esempi di agevolazioni in edilizia includono:
Incentivi Fiscali: Riduzioni o esenzioni fiscali per chi effettua lavori di ristrutturazione, riqualificazione
energetica o realizza interventi specifici che promuovono la sostenibilità.
Contributi Finanziari: Assegnazione di finanziamenti o sussidi per progetti edilizi che rispettano determinati
standard, come quelli legati all’efficienza energetica o alle tecnologie sostenibili.

Le agevolazioni possono variare a livello geografico e normativo, e spesso sono regolate da leggi locali, nazionali o regionali. Sono uno strumento per promuovere pratiche edilizie sostenibili, migliorare l’efficienza energetica degli edifici e favorire lo sviluppo urbano sostenibile.

Il termine “rogito” in ambito immobiliare si riferisce alla fase finale di una compravendita di un immobile. Il rogito è l’atto notarile attraverso il quale le parti coinvolte, il venditore e l’acquirente, formalizzano l’atto di compravendita di un immobile davanti a un notaio.
Durante il rogito, il notaio legge il contratto di compravendita alle parti interessate, verifica l’identità delle stesse, e accerta che entrambe le parti comprendano appieno i contenuti e gli obblighi previsti dal contratto.
Successivamente, le parti procedono alla firma del rogito, confermando così l’accordo di compravendita. In molti paesi, il rogito è un passo fondamentale per la trasferibilità della proprietà dell’immobile, poiché il notaio si occupa di registrare l’atto presso l’ufficio del registro immobiliare competente.

Il rogito è un atto ufficiale che conferisce autenticità e pubblicità all’atto di compravendita, fornendo una prova formale della transazione. La data del rogito è solitamente considerata la data ufficiale di trasferimento della proprietà dall’acquirente al venditore.

La fideiussione è un documento emesso da una banca o da un istituto di credito a favore di un beneficiario (solitamente il committente o l’ente appaltante) a garanzia dell’adempimento di obblighi contrattuali da parte del debitore (solitamente l’appaltatore o l’esecutore dell’opera).
La fideiussione è spesso richiesta in situazioni contrattuali specifiche, come ad esempio:
Appalti Pubblici: Nelle gare d’appalto pubbliche, l’appaltatore potrebbe essere tenuto a presentare una
fideiussione a garanzia dell’esecuzione dei lavori come concordato nel contratto.
Contratti di Costruzione: Nel settore edilizio privato, un committente può richiedere una fideiussione per
garantire che l’appaltatore completi i lavori come concordato nel contratto.
Opere di Manutenzione o Ristrutturazione: Anche in progetti di manutenzione o ristrutturazione, la
fideiussione potrebbe essere richiesta per garantire che l’impresa esegua i lavori secondo gli standard concordati.
La fideiussione offre una garanzia finanziaria al beneficiario nel caso in cui il debitore non adempia agli obblighi contrattuali. In tal caso, il beneficiario può richiedere il pagamento alla banca o all’istituto di credito che ha emesso la fideiussione.
L’obbligatorietà della fideiussione può variare in base alla normativa locale, al tipo di contratto e alle specifiche condizioni del progetto edilizio. In molte situazioni, è comunque una pratica comune richiedere fideiussioni per garantire la sicurezza e la corretta esecuzione dei contratti nel settore edilizio.

Il termine cronoprogramma si riferisce a una rappresentazione temporale e organizzata delle attività che compongono un progetto. In ambito edilizio e gestione di progetti, il cronoprogramma è uno strumento fondamentale per pianificare, coordinare e monitorare le attività nel corso del tempo.
Le caratteristiche principali di un cronoprogramma includono:
Sequenza Temporale: Un’organizzazione delle attività in ordine cronologico, mostrando quando ciascuna
attività inizia e termina nel corso del progetto.
Durata delle Attività: Indica il periodo di tempo necessario per completare ciascuna attività. Questo può
variare a seconda della complessità e delle risorse allocate.
Risorse Coinvolte: Può includere informazioni sulle risorse umane, materiali e finanziarie necessarie per svolgere le diverse attività.
Milestone: Punti di controllo chiave che segnalano il raggiungimento di obiettivi fondamentali nel corso del progetto.
Critical Path (Percorso Critico): La sequenza di attività che determina la durata totale del progetto. Qualsiasi
ritardo lungo il percorso critico influisce sulla durata complessiva del progetto.
Gantt Chart (Diagramma di Gantt): Un tipo comune di rappresentazione grafica del cronoprogramma che mostra le attività lungo una linea temporale.
Il cronoprogramma è uno strumento essenziale per gestire progetti complessi, fornendo una visione chiara delle attività e delle scadenze. Facilita la comunicazione tra i membri del team, consente di identificare potenziali conflitti o ritardi e fornisce una guida per il controllo e la gestione del progetto nel tempo.

Il subappalto si verifica quando un contraente principale (appaltatore principale) assegna parte dei lavori o delle attività previste da un contratto a terze parti, note come subappaltatori. In altre parole, il subappalto rappresenta la pratica di delegare una parte specifica di un progetto a una ditta o a un professionista diverso da quello che ha ottenuto l’appalto originale.

Alcuni punti chiave relativi al subappalto includono:
Contratto Principale: Il subappalto avviene all’interno di un contratto principale tra il committente (solitamente il proprietario o l’ente appaltante) e l’appaltatore principale. Il subappaltatore non è direttamente coinvolto nel contratto principale.
Responsabilità dell’Appaltatore Principale: L’appaltatore principale è responsabile nei confronti del  committente per l’adempimento di tutte le clausole contrattuali, comprese quelle relative alle attività subappaltate. L’appaltatore principale mantiene il controllo globale del progetto.
Scelta dei Subappaltatori: L’appaltatore principale ha il diritto di scegliere i subappaltatori e di sostituirli se
necessario. Tuttavia, il subappaltatore deve essere accettato dal committente, e ciò può essere regolato dalle clausole del contratto principale.
Pagamenti: L’appaltatore principale è responsabile del pagamento dei subappaltatori, anche se i pagamenti sono spesso condizionati al ricevimento dei fondi dal committente.
Qualifiche e Competenze: L’appaltatore principale deve assicurarsi che i subappaltatori abbiano le qualifiche e le competenze necessarie per eseguire le attività assegnate.
Il subappalto è una pratica comune nel settore edilizio e può contribuire all’efficienza e alla specializzazione delle
competenze coinvolte in un progetto. Tuttavia, è importante gestire attentamente i rapporti tra appaltatore principale e
subappaltatori per garantire il successo complessivo del progetto.

L’asseverazione è un atto formale attraverso il quale un professionista qualificato, come un ingegnere o un architetto, attesta la conformità di determinati elementi o fasi di un progetto rispetto a specifiche normative, leggi o standard stabiliti. L’asseverazione può essere richiesta in varie fasi di un progetto edilizio per garantire che determinati requisiti siano stati soddisfatti.

Per Teleriscaldamento si intende il trasporto a distanza di calore ad uso riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di un sistema semplice, pulito, economico e sicuro per climatizzare gli edifici, siano essi ad uso residenziale che destinati a servizi.

Teleriscaldamento non indica tanto l’impiego di una particolare forma di energia in una centrale, quanto un sistema completo di produzione e distribuzione di calore, che può essere generato in modo efficiente, sfruttando differenti fonti energetiche, rinnovabili e non rinnovabili. Il sistema di distribuzione del calore può essere di tipo diretto o indiretto.

Nel primo caso, un unico circuito idraulico collega la centrale di produzione dell’energia termica con il corpo scaldante (termosifone o piastra) dell’utente. Viceversa, nel secondo caso, sono presenti due o più circuiti separati, mantenuti in contatto attraverso scambiatori di calore oppure, in alcuni casi limitati, attraverso un sistema di riscaldamento a miscelazione diretta.

Il calore può essere generato attraverso centrali a caldaia (a combustibile fossile, biomassa o da termovalorizzazione RSU), impianti di cogenerazione, sistemi a pompa di calore (che sfruttano energia rinnovabile idrotermica, geotermica, aeraulica)
o solare termico.

Una caldaia ibrida è una pompa di calore ibrida, ovvero un impianto ibrido di riscaldamento con più generatori di calore, alimentati da diverse fonti di energia. Solitamente si tratta di un combustile fossile, come il metano o il gpl, e di una fonte di energia rinnovabile, come il fotovoltaico.

Il termine “pompa di calore” si riferisce a una macchina che, utilizzando un gas refrigerante in un circuito chiuso, detto circuito frigorifero, è in grado di trasportare energia termica. Questa definizione tecnica può sembrare complessa, ma sarà più chiara alla fine dell’articolo.

L’intento di questo articolo è spiegare in modo semplice cos’è una pompa di calore e per riuscirci è fondamentale spiegare cosa fa e come funziona. La pompa di calore può riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria sfruttando le energie rinnovabili.

Questo permette un notevole risparmio energetico (riducendo i consumi) e un aumento del valore commerciale dell’immobile.
Gli impianti a pompa di calore, inoltre, si integrano con altre tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico, il solare termico e le batterie di accumulo per raggiungere il massimo dell’efficienza.

I pannelli solari termici convertono le radiazioni solari in energia termica, che può essere trasferita verso un accumulatore termico per un uso successivo. Come produrre acqua calda, ad esempio, o riscaldare un ambiente. I pannelli solari fotovoltaici sfruttano invece le radiazioni solari per produrre elettricità.

Un impianto fotovoltaico è un sistema che converte l’energia solare in energia elettrica utilizzando pannelli fotovoltaici. Questi impianti sono progettati per sfruttare la luce solare per generare elettricità in modo sostenibile e pulito. Ecco le principali componenti di un impianto fotovoltaico:
Pannelli Fotovoltaici: I pannelli fotovoltaici, comunemente chiamati moduli fotovoltaici, sono costituiti da celle
fotovoltaiche che assorbono la luce solare e generano corrente continua (CC) attraverso il fenomeno
fotovoltaico.
Inverter: La corrente continua prodotta dai pannelli solari viene convertita in corrente alternata (CA) attraverso un dispositivo chiamato inverter. La maggior parte degli apparecchi elettrici usa la corrente alternata, quindi l’inverter è essenziale per l’integrazione dell’energia solare nella rete elettrica.
Struttura di Supporto: I pannelli fotovoltaici sono montati su una struttura di supporto, che può variare a seconda dell’installazione (ad esempio, su tetto, a terra o su una struttura elevata).
Sistema di Montaggio: Questo sistema assicura la corretta installazione e orientamento dei pannelli solari per
massimizzare l’esposizione alla luce solare.
Sistema di Monitoraggio: Alcuni impianti fotovoltaici sono dotati di sistemi di monitoraggio che consentono di tenere traccia delle prestazioni del sistema, inclusa la produzione di energia e il rendimento dei pannelli.
L’energia elettrica generata da un impianto fotovoltaico può essere utilizzata direttamente per alimentare gli apparecchi nell’edificio o essere iniettata nella rete elettrica. Inoltre, l’energia solare non produce emissioni di gas a effetto serra durante la produzione, contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Gli impianti fotovoltaici possono essere installati su scala domestica, commerciale o industriale, contribuendo alla transizione verso fonti di energia rinnovabile e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Lo stato di avanzamento lavori è l’atto contabile funzionale al pagamento delle rate di acconto: riassume tutte le lavorazioni e tutte le somministrazioni eseguite dall’inizio dell’appalto fino al momento di emissione.

Gli infissi a taglio termico sono caratterizzati dall’inserimento nel corpo centrale di un materiale isolante a bassa conducibilità termica all’interno del profilato, di modo che le due cover, quella interna e quella esterna, siano separate e non ci sia conducibilità termica tra esse.

L’interior designer è la figura professionale specializzata nella creazione di ambienti interni funzionali e, soprattutto, piacevoli alla vista. Il suo obiettivo principale consiste nell’ideare e progettare spazi accoglienti nei quali vivere e passare il tempo.

L’arredatore di interni è un professionista che si occupa di rendere accoglienti gli spazi privati e pubblici con soluzioni d’arredo che seguono le tendenze del settore e il gusto dei clienti: il professionista dell’arredamento d’interni sa inserire oggetti, arredi, luci e colori in modo armonico.

L’architetto (abbreviato arch.) è la figura professionale esperta della progettazione urbanistica, edilizia e architettonica, del restauro dei monumenti, della progettazione del paesaggio, dell’allestimento, dell’estimo immobiliare e del disegno.