Bonus Ristrutturazione 2024: le agevolazioni fiscali disponibili per chi deve ristrutturare

Pubblicato: 22 Ago 2024

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Sono ancora numerosi i bonus disponibili nel 2024 per ristrutturare casa o per renderla efficiente dal punto di vista energetico e sismico.

Vediamo l’elenco dei bonus ancora validi nel 2024 perché soggetti a proroghe e come fare per averli:

  • bonus ristrutturazioni,
  • bonus verde,
  • bonus barriere architettoniche,
  • sismabonus,
  • bonus mobili.

Bonus ristrutturazioni edilizie: al 50% nel 2024 poi giù fino al 36% dal 2025

Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio godono di significative agevolazioni fiscali, sia per le singole unità abitative che per le parti comuni degli edifici condominiali. La detrazione fiscale prevista dall’articolo 16-bis del Dpr n. 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) consiste in una riduzione dell’Irpef pari al 36% delle spese sostenute, con un limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare.

Per le spese sostenute tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83/2012 aveva innalzato la percentuale di detrazione al 50% e il limite massimo di spesa a 96.000 euro per unità immobiliare. Recentemente, la legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 30 dicembre 2021) ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 questa agevolazione, mantenendo la detrazione al 50% e il limite di spesa a 96.000 euro.

A partire dal 1° gennaio 2025, salvo ulteriori proroghe, la detrazione tornerà al valore ordinario del 36% con un limite di 48.000 euro. Inoltre, il DL n. 39/2024, convertito nella Legge n. 67/2024, prevede una nuova modifica: dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, l’aliquota di detrazione sarà ridotta al 30% per le spese sostenute, ad eccezione di quelle già previste dal comma 3-bis.

La detrazione può essere richiesta da tutti i contribuenti soggetti all’Irpef, siano essi residenti o meno in Italia. Beneficiari possono essere non solo i proprietari degli immobili, ma anche i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’immobile e coloro che sostengono le spese, tra cui:

  • Proprietari o nudi proprietari
  • Titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Locatari o comodatari dell’immobile
  • Soci di cooperative a proprietà divisa e, con il consenso scritto della cooperativa, soci di cooperative a proprietà indivisa
  • Imprenditori individuali per immobili non strumentali o merce
  • Soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese familiari) alle stesse condizioni degli imprenditori individuali

Inoltre, hanno diritto alla detrazione anche i familiari conviventi del possessore (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), il coniuge separato assegnatario dell’immobile, il componente dell’unione civile e il convivente more uxorio (per le spese sostenute dal 1° gennaio 2016).

Le detrazioni si applicano a lavori su singole unità immobiliari per interventi di:

  • Manutenzione straordinaria
  • Restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione edilizia

Gli interventi devono riguardare immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli rurali, e le loro pertinenze. Non sono invece ammesse al beneficio fiscale le spese per manutenzione ordinaria, salvo che facciano parte di un progetto di ristrutturazione più ampio.

Bonus verde 2024

Il bonus verde è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale).

Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese.

La detrazione massima concedibile è di 1.800 euro per immobile (36% di 5.000).

Attenzione al fatto che, il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.

In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Bonus barriere architettoniche 2024

Il bonus eliminazione barriere architettoniche spetta per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti.

Nel dettaglio si tratta di una detrazione Irpef, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. 

In alternativa alla fruizione della detrazione in dichiarazione, è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

Nel caso di delibere condominiali, per l’approvazione di questi lavori occorre la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti 1/3 del valore millesimale dell’edificio.

Occorre evidenziare che a questa agevolazione si aggiungono la detrazione Irpef per ristrutturazione edilizia dell’immobile e la detrazione del Superbonus prevista per gli interventi “trainati”, se eseguiti congiuntamente a determinati interventi “trainanti”.

In merito alle spese detraibili, occorre evidenziare che rientrano nell’agevolazione legata alla ristrutturazione edilizia le spese sostenute per:

  • ascensori e montacarichi,
  • elevatori esterni all’abitazione,
  • per la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari,
  • e quelle per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave.

La detrazione non si applica, invece, per il semplice acquisto di strumenti o beni mobili, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità della persona con disabilità.

Rientrano tra gli interventi agevolati con la detrazione del 75% introdotta dalla legge di Bilancio 2022 quelli che rispettano i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).

La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Sismabonus 2024

I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi.

La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali.

La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. 

Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.

L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). 

Dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3), individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.

Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2024 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

La detrazione è più elevata (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%).

Inoltre, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020, l’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 ha introdotto per determinati interventi antisismici la detrazione del 110% (il cosiddetto “Super sisma bonus”).

Infine, chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1”, può detrarre dalle imposte una parte consistente del prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimo di 96.000 euro).

Bonus mobili 2024

Il bonus mobili è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

La detrazione va calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito.

Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, è possibile fruire di una detrazione del 50% calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.

Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

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